Dalle pagine del Fatto Quotidiano il rapper Fedez al
secolo Federico Leonardo Lucia consiglia i boss di aggiornarsi per essere “cool”.
«Cara Mafia,
“Io non ti conosco, io non so chi sei”: non sto
citando Mina/Battisti ma gli italiani,
e mi ci metto anch’io.
Mafia, mi permetto di darti del tu perché anche se un
po’ vorrei vantarmi nel disconoscerti, so di aver fatto, nella mia pur breve carriera,
foto con tante persone quindi non vorrei che dopo questa dichiarazione saltasse
fuori una mia foto di classe abbracciato al Buzzi di turno; l’ingenuo Marino fa
scuola su questo, e io apprendo abbastanza in fretta.
Seppur non riesca a dare un volto alla tua persona ti
sento molto vicina a me per questo mi piace immaginarti come un Wifi con la
coppola: non ti si vede ma arrivi dappertutto.
Però ultimamente ti sento triste, abbandonata a te stessa e desiderosa
di attenzioni.
Insomma,
parliamoci chiaro: gli italiani hanno smesso di parlare di te, hanno smesso di
scendere in piazza per te, hanno smesso di occuparsi di te…
Con il dovuto rispetto: Mafia, sei fuori moda! Devi capire che ora in fatto di tendenze
gli immigrati, gli zingari, i clandestini sono molto più “cool” e creano più
clamore della Madia che mangia un cannolo siciliano mentre sbadiglia.Quando ti
va bene ti devi accontentare di un misero Hashtag e sperare di restare in tendenza per più di tre giorni al
fianco di Valerio Scanu travestito da Anna Oxa.
Capisco che scendere in piazza contro chi ci ruba il
lavoro (posto che esistano ancora italiani che hanno voglia di sporcarsi le
mani con le professioni più umili, perché altrimenti quello non è “rubare” ma
“raccogliere ciò che è stato abbandonato”) è più consolatorio che puntarsi il
dito contro.
Ma per gli agitatori di folle poco cambia: i “distrattori di massa” sanno che la
piazza a queste cose è sensibile come lo schermo di uno smartphone touch al
pollice di un autostoppista.
Cara Mafia,
io capisco che le stai davvero tentando tutte per
attirare l’attenzione dell’italico popolo troppo preso dal contare la
percentuale di batteria dello smartphone o il numero di immigrati in strada, ma
mettersi a gestire cooperative umanitarie per interposta persona facendo perno
su un’organizzazione criminale pilotata da un ex terrorista di estrema destra
non ti sembra un po’ naif e
borghesuccia come strategia? Capisco che di questi tempi corrompere i
politici sull’asse Stato-Mafia più che una trattativa è un legittimo scambio di
cortesie, ma tolte un paio di trasmissioni indignate di Giletti e quattro
salottini politici in cui tutti fingono scandalo e stupore, è un escamotage che
non attacca: presto rispetto alle attenzioni degli italiani tornerai a occupare
il binario morto dell’indifferenza.
Vedi Mafia,
oggi ci sono temi che scaldano più di te, fanno più ascolti e portano più voti.Vuoi
mettere quanto sia più mainstream il dibattito sull’euro o sui barconi di
disperati che invadono le nostre coste saccheggiando le nostre navi, facendo
razzia di bestiame e stuprando le nostre mogli? Cara Mafia, oggi gli italiani
si lasciano abbindolare da ben altre emergenze, al peso della storia preferiscono la leggerezza delle storielle.
Da nativo digitale mi sento di darti qualche consiglio
per ritrovare un po’ di freschezza, te le butto li:
– Affiliati fashion blogger che postano foto di scarpe di cemento con il tacco
– Felpe brandizzate con i nomi delle cosche e dei clan
– Selfie nudi coperti soltanto da una coppola verde da rendere virali grazie alle prime pagine dei rotocalchi
– Video tutorial sullo smaltimento delle scorie nucleari
– Affiliati fashion blogger che postano foto di scarpe di cemento con il tacco
– Felpe brandizzate con i nomi delle cosche e dei clan
– Selfie nudi coperti soltanto da una coppola verde da rendere virali grazie alle prime pagine dei rotocalchi
– Video tutorial sullo smaltimento delle scorie nucleari
I tempi cambiano e la Pausini che dimentica gli slip è
una notizia che fa il giro del mondo mentre gli italiani che dimenticano la Mafia non fanno più notizia.
Per questo Cara Mafia, anche suona un po’ retorico io
non ti conosco, ma è con un pizzico d’orgoglio che cerco di non scordarmi mai
chi sei.»
mader
Fedez per Il Fatto
Quotidiano
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