Lo scorso 31 dicembre Beppe Grillo aveva inaugurato il suo contro discorso di fine anno, una sorta di parodia del più noto
“discorso” del presidente della Repubblica. Nel suo intervento di un anno fa,
il leader dei Cinque Stelle aveva tuonato contro il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano,
chiedendone le dimissioni, ipotizzato la vittoria del M5S alle Europee e
ventilato l’ipotesi di un referendum contro l’euro.
A 365 giorni di distanza le
cose sono cambiate. Il capo
dello Stato si dimetterà sì, ma di sua sponte e per via dell’età
avanzata, intorno a metà gennaio, le Europee hanno ridimensionato le
aspettative dei Cinque Stelle mentre solo poche settimane fa il Movimento ha
presentato il suo referendum contro la moneta unica.
Chi saranno i nemici contro
cui sbraiterà questa volta Grillo? Il primo indiziato degli attacchi probabilmente
sarà la sua nemesi politica, il ribattezzato “Renzie” che a inizio anno ha preso il posto di Enrico Letta. Poi
non mancheranno critiche all’Europa dell’austerity e dei burocrati e le ironie
sulle dimissioni di “Re Giorgio“.
Ci sarà silenzio totale sugli espulsi e i dissidenti
che hanno lasciato il Movimento. Gran spazio verrà dato invece alla nuova “era” del Movimento, con il
referendum contro l’euro e l’istituzione del direttorio Cinque Stelle a far da
padroni. Per seguire il discorso di Beppe Grillo basterà cliccare sul link
dedicato della web tv del M5S.
L’anno scorso il discorso del Presidente Napolitano,
un flop secondo Grillo, ha avuto 13mila e 500 ascoltatori per ogni voto
ricevuto in parlamento per la sua rielezione. Beppe Grillo, con il contro
discorso, ha fatto il vero flop. Ha perso 100 ascoltatori per ogni voto ricevuto alle politiche dal
M5S.
mader
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