giovedì 4 dicembre 2014

BLITZ DI CASALEGGIO A ROMA E DÀ L'OK AL RITORNO IN TV



Un M5S light, con una struttura leggera. Non un partito, sia chiaro. L'assenza di soldi, grazie al rifiuto dei finanziamenti pubblici, riesce a tenere a bada il timore più grande: che il Movimento cambi pelle e si trasformi in partito. Si allenta, inoltre, il divieto di andare in tv. I 5 Stelle hanno bisogno anche del piccolo schermo per arrivare alla massa e fare breccia. A quanto si apprende, Gianroberto Casaleggio, nel vertice di oggi a Montecitorio, avrebbe spiegato ai suoi la svolta in corso. Una strategia illustrata non solo ai 5 membri del 'direttorio', ma anche ai vari parlamentari che lo hanno incontrato nello studio del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio.

Per ora l'abbozzo della struttura che ha in mente Casaleggio parte proprio dal direttorio: cinque persone fidatissime -Di Maio, Di Battista, Fico, Sibilia e Ruocco, da molti già battezzati i 'power rangers' - che Casaleggio e Grillo hanno voluto indicare senza passare dalla Rete e dall'assemblea. Ma non è da escludere che la squadra si allarghi, mettendo dentro anche qualche senatore.

Altra necessità evidente, avrebbe spiegato Casaleggio ai suoi, dare più visibilità al lavoro svolto sul territorio: l'idea è creare una rete, un sistema di comunicazione che consenta a sindaci M5S e consiglieri di condividere delibere e lavoro svolto sul campo. Inoltre, sarebbero state definite le deleghe di Di Maio e degli altri: stasera verranno comunicate e condivise in assemblea. Una riunione a cui Casaleggio non prenderà parte: dopo una giornata fitta di incontri, il guru del Movimento ha deciso di fare ritorno a Milano.

mader

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