Tafferugli ieri sera al Senato, dentro e fuori
dall'Aula. Durante l'intervento in Aula di Enrico Buemi che, prendendo spunto
dall'irripetibile epiteto con cui Zubbani è stato fatto segno nell'aula della
Camera dal deputato grillino Di Battista, tentava di spiegare come il sindaco
di Carrara non ha le responsabilità per il disastro che gli vengono attribuite
dai pentastellati.
Mentre svolgeva il suo intervento, Buemi è stato
letteralmente aggredito da alcuni senatori grillini che gli hanno impedito di
proseguire l'intervento. Gli scontri e i tafferugli sono proseguiti anche
fuori dall'Aula.
Questo il testo integrale dell'intervento che Buemi
non ha potuto svolgere:
"I
toni, i metodi e le parole usate dell’onorevole Di Battista ieri alla Camera
sono preoccupanti e inaccettabili. Il Parlamentare Di Battista ha usato, senza
perifrasi, un linguaggio triviale per imporre al sindaco di Carrara Angelo
Zubbani di andarsene, di dare le dimissioni e togliersi di torno. Da un
parlamentare ci aspetteremo di più e meglio, non tanto in termini di
comunicazione istituzionale, terreno difficile, ma in termini di rispetto
istituzionale. Forse Di Battista non sa o non ricorda, che, diversamente da
quanto è accaduto per lui, il Sindaco di Carrara, è stato regolarmente eletto
dai cittadini con elezioni libere e democratiche....
"È un sindaco che ha ottenuto la
maggioranza dei suffragi tanto al primo quanto al secondo mandato: voti che
sono espressioni dirette di democrazia. Ma quello che inquieta coloro che
ancora credono alla democrazia e al valore delle istituzioni è una presa di
posizione espressa senza la minima conoscenza dei fatti. È esondato un fiume
per il crollo di un argine costruito, come prescrive la legge, dalla provincia
di Massa Carrara, dunque davvero impossibile dimostrare una responsabilità del
Sindaco Zubbani. Ma credo che i limiti delle parole e delle posizioni espresse
dall’onorevole Di Battista siano anche altri e sono, a dir poco, inquietanti:
non può essere né il Parlamento né tantomeno un singolo parlamentare ad imporre
le dimissioni ad un sindaco. Non accadeva nemmeno durante il fascismo e credo
che siamo andati ben oltre. Quello che non è chiaro a Di Battista, e
forse dovrebbe fare uno sforzo maggiore per comprendere, è che in questo modo
si scardinano i valori e le competenze delle istituzioni e dell’intero sistema
democratico. Ma quello che Di Battista non ha detto - e che il parlamento può e
deve acquisire agli atti - è che il sistema di allerta ha funzionato; che ha
funzionato il sistema dei soccorsi pur tenendo conto che è stata interessata
dall’esondazione un’area in cui risiedono oltre sedicimila persone con cento
imprese e numerosissime attività commerciali. Quello che non ha
funzionato è un intervento realizzato dalla provincia di Massa Carrara: un
argine che è crollato e che ha consentito a un fiume in piena di esondare. Ma
quello che riesce ancora più difficile da accettare è che, mentre a Carrara
amministratori e semplici cittadini, giovani studenti e pensionati erano
intenti a spalare fango e a prestarsi vicendevolmente soccorso le due
parlamentari del Movimento 5 Stelle erano in piazza con cappi e forche.
Se questa è la vostra democrazia, se
questo è il vostro futuro democratico, permettetemi di dire che i primi ad
essere alluvionati sono stati il vostro senso di mutualità. Oggi le istituzioni
devono impegnarsi per dare un futuro a chi è stato privato dell’essenziale e
non c’è bisogno né di forche né di cappi. Ma forse è solo con questo
rituale che si sa esprimere l’onorevole Di Battista, di sicuro non un campione
di democrazia e privo di rispetto verso le istituzioni. Poi ci sarà anche il
tempo delle indagini e, come sono certo, il sindaco dimostrerà di essere al di
fuori da ogni responsabilità. Ecco perché a nome del gruppo socialista esprimo
al Sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, un bravo sindaco, eletto dai suoi
concittadini, la mia solidarietà di uomo, di amministratore e di
parlamentare. E da qui, dal Parlamento, la massima assise della
democrazia, dico: VAI AVANTI!!!”
mader
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