sabato 15 novembre 2014

LA DEMOCRAZIA SECONDI I GRILLINI




Tafferugli ieri sera al Senato, dentro e fuori dall'Aula. Durante l'intervento in Aula di Enrico Buemi che, prendendo spunto dall'irripetibile epiteto con cui Zubbani è stato fatto segno nell'aula della Camera dal deputato grillino Di Battista, tentava di spiegare come il sindaco di Carrara non ha le responsabilità per il disastro che gli vengono attribuite dai pentastellati.

Mentre svolgeva il suo intervento, Buemi è stato letteralmente aggredito da alcuni senatori grillini che gli hanno impedito di proseguire l'intervento. Gli scontri e i tafferugli sono proseguiti anche fuori dall'Aula.


Questo il testo integrale dell'intervento che Buemi non ha potuto svolgere:


"I toni, i metodi e le parole usate dell’onorevole Di Battista ieri alla Camera sono preoccupanti e inaccettabili. Il Parlamentare Di Battista ha usato, senza perifrasi, un linguaggio triviale per imporre al sindaco di Carrara Angelo Zubbani di andarsene, di dare le dimissioni e togliersi di torno. Da un parlamentare ci aspetteremo di più e meglio, non tanto in termini di comunicazione istituzionale, terreno difficile, ma in termini di rispetto istituzionale. Forse Di Battista non sa o non ricorda, che, diversamente da quanto è accaduto per lui, il Sindaco di Carrara, è stato regolarmente eletto dai cittadini con elezioni libere e democratiche.... 


"È un sindaco che ha ottenuto la maggioranza dei suffragi tanto al primo quanto al secondo mandato: voti che sono espressioni dirette di democrazia. Ma quello che inquieta coloro che ancora credono alla democrazia e al valore delle istituzioni è una presa di posizione espressa senza la minima conoscenza dei fatti. È esondato un fiume per il crollo di un argine costruito, come prescrive la legge, dalla provincia di Massa Carrara, dunque davvero impossibile dimostrare una responsabilità del Sindaco Zubbani. Ma credo che i limiti delle parole e delle posizioni espresse dall’onorevole Di Battista siano anche altri e sono, a dir poco, inquietanti: non può essere né il Parlamento né tantomeno un singolo parlamentare ad imporre le dimissioni ad un sindaco. Non accadeva nemmeno durante il fascismo e credo che siamo andati ben oltre.  Quello che non è chiaro a Di Battista, e forse dovrebbe fare uno sforzo maggiore per comprendere, è che in questo modo si scardinano i valori e le competenze delle istituzioni e dell’intero sistema democratico. Ma quello che Di Battista non ha detto - e che il parlamento può e deve acquisire agli atti - è che il sistema di allerta ha funzionato; che ha funzionato il sistema dei soccorsi pur tenendo conto che è stata interessata dall’esondazione un’area in cui risiedono oltre sedicimila persone con cento imprese e numerosissime attività commerciali.  Quello che non ha funzionato è un intervento realizzato dalla provincia di Massa Carrara: un argine che è crollato e che ha consentito a un fiume in piena di esondare. Ma quello che riesce ancora più difficile da accettare è che, mentre a Carrara amministratori e semplici cittadini, giovani studenti e pensionati erano intenti a spalare fango e a prestarsi vicendevolmente soccorso le due parlamentari del Movimento 5 Stelle erano in piazza con cappi e forche.


Se questa è la vostra democrazia, se questo è il vostro futuro democratico, permettetemi di dire che i primi ad essere alluvionati sono stati il vostro senso di mutualità. Oggi le istituzioni devono impegnarsi per dare un futuro a chi è stato privato dell’essenziale e non c’è bisogno né di forche né di cappi.  Ma forse è solo con questo rituale che si sa esprimere l’onorevole Di Battista, di sicuro non un campione di democrazia e privo di rispetto verso le istituzioni. Poi ci sarà anche il tempo delle indagini e, come sono certo, il sindaco dimostrerà di essere al di fuori da ogni responsabilità. Ecco perché a nome del gruppo socialista esprimo al Sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, un bravo sindaco, eletto dai suoi concittadini, la mia solidarietà di uomo, di amministratore e di parlamentare.  E da qui, dal Parlamento, la massima assise della democrazia, dico: VAI AVANTI!!!”

mader

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