"Sono un po' stanchino", scrive sul suo blog
aprendo la votazione. Le reazioni all'apertura però sono contrastanti e le
critiche sono molte. L'unità del Movimento in crisi. E le defezioni aumentano.
Dopo
le epurazioni, le proteste della base, la marcia verso Marina di Bibbona dei
non allineati, Beppe Grillo batte un colpo di resa. "Il M5s ha bisogno
di una struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale. Questo è un
dato di fatto. Io, il camper e il blog non bastiamo più. Sono un po’ stanchino,
come direbbe Forrest Gump", scrive sul suo blog. Da leader unico - col
fido Casaleggio - a leader assistito, aiutato, supportato da un
"direttorio" scelto ad hoc. E il tutto da decidere, come sempre sul
web.
Il
problema è che l'abdicazione del re del voto web, l'apertura alla
democratizzazione dell'azione politica a 5 stelle, avviene ancora una volta
dall'alto, come un diktat: "Ho deciso di proporre cinque persone, tra le
molte valide, che grazie alle loro diverse storie e competenze opereranno come
riferimento più ampio del M5s in particolare sul territorio e in
Parlamento". Agli internauti rimane la scelta se dire sì o no alla rosa
dei 5 fedelissimi di Grillo. O loro o niente, in sostanza. Apertura a metà che
non è piaciuta a gran parte del cosiddetto popolo del web. Sul blog le voci
contrarie sono molte, le critiche crescono come le disaffezioni via internet.
Quindi
pur rimanendo nel ruolo di garante del M5S
ho deciso di proporre cinque persone, tra le molte valide, che grazie alle loro
diverse storie e competenze opereranno come riferimento più ampio del M5S in
particolare sul territorio e in Parlamento. Oggi le propongo in questo ruolo
per un voto agli iscritti, in ordine
alfabetico:
- Alessandro Di Battista
- Luigi Di Maio
- Roberto Fico
- Carla Ruocco
- Carlo Sibilia
Le
votazioni saranno attive fino alle 19.
mader
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