"Grillo
prende voti, ma non ha più fiducia, presa, consenso emotivo". Lo spiega ad
Affaritaliani.it il massmediologo Alessandro Amadori, dopo le contestazioni
ricevute a Genova dal leader di M5S. "E' percepito come uno che ha fallito
contro la casta. Inefficace. A modo suo, paradossalmente, ci sta riuscendo di
più Renzi. Almeno su un certo pezzo di casta. E poi Salvini...".
"Grillo
prende voti, ma non ha più fiducia, presa, consenso emotivo. Lo si vota
turandosi un po' il naso, per esprimere protesta e alternativa a questo
sistema. Ma lui in quanto personaggio ha un po' stancato. E così pure un certo
mood grillino". Lo
spiega ad Affaritaliani.it il massmediologo Alessandro Amadori, dopo le
contestazioni ricevute a Genova dal leader di M5S.
Non
è che ora Beppe Grillo a questo punto corre il rischio di essere
percepito da una fetta di italiani come parte della stessa casta?
"Più che lui dentro la casta, è il non essere riuscito a scardinarla. A modo suo, paradossalmente, ci sta riuscendo di più Matteo Renzi. Almeno su un certo pezzo di casta. No, non penso che Grillo sia percepito come parte di essa. Però è pecepito come qualcuno che di fatto ha contribuito a mantenerla, anziché a ridimensionarla. Inefficace rispetto all'obiettivo iniziale"
"Più che lui dentro la casta, è il non essere riuscito a scardinarla. A modo suo, paradossalmente, ci sta riuscendo di più Matteo Renzi. Almeno su un certo pezzo di casta. No, non penso che Grillo sia percepito come parte di essa. Però è pecepito come qualcuno che di fatto ha contribuito a mantenerla, anziché a ridimensionarla. Inefficace rispetto all'obiettivo iniziale"
La
colpa di Grillo: non è riuscito a farla cadere
"Ha reso poco utilizzabile una grande carica di protesta. Rispetto alle premesse ha ottenuto poco. Meno di Renzi".
"Ha reso poco utilizzabile una grande carica di protesta. Rispetto alle premesse ha ottenuto poco. Meno di Renzi".
Perché
Grillo non ce l'ha fatta?
"Perchè non è voluto andare al governo, non ha saputo tradurre in azione politica-riformatrice l'emorme consenso che ha avuto. Come se qualcuno gli avesse dato una grande delega e lui non l'avesse sfruttata. Renzi - pur essendo parte del potere - almeno alcune parti del potere stesso ha iniziato a demolirle. E questo piace"
"Perchè non è voluto andare al governo, non ha saputo tradurre in azione politica-riformatrice l'emorme consenso che ha avuto. Come se qualcuno gli avesse dato una grande delega e lui non l'avesse sfruttata. Renzi - pur essendo parte del potere - almeno alcune parti del potere stesso ha iniziato a demolirle. E questo piace"
Secondo
lei chi potrebbe essere il politico su cui potrebbe girare questo consenso
emozionale contro la casta?
"Nell'offerta politica attuale di oggi - ripeto - la maggioranza degli italiani pensa sia Renzi. Perché l'articolo 18 lo ha smantellato, i sindacati li ha ridimensionati. E ha messo in disparte la vecchia guardia del Pd. E' un potere che lotta contro altri pezzi, ma che li sta smantellando. Ma una nicchia più piccola, più di territorio e segmentata invece pensa che possa esserlo Salvini"
"Nell'offerta politica attuale di oggi - ripeto - la maggioranza degli italiani pensa sia Renzi. Perché l'articolo 18 lo ha smantellato, i sindacati li ha ridimensionati. E ha messo in disparte la vecchia guardia del Pd. E' un potere che lotta contro altri pezzi, ma che li sta smantellando. Ma una nicchia più piccola, più di territorio e segmentata invece pensa che possa esserlo Salvini"
I
due Matteo...
"Esatto. Salvini su una nicchia che, tra l'altro, comincia a essere attorno all'8%. E' in crescita...."
"Esatto. Salvini su una nicchia che, tra l'altro, comincia a essere attorno all'8%. E' in crescita...."
mader
Giordano
Brega per Affaritaliani
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