A
due giorni dalla kermesse #Italia5Stelle al Circo Massimo, scoppia una nuova
grana in casa M5S. Stavolta a finire nel caos è il gruppo all'Europarlamento
che, a quanto apprende l'Adnkronos, avrebbe deciso di sciogliere lo staff
comunicazione guidato da Claudio Messora: quindici persone in tutto -tra
giornalisti, videomaker, grafici, fotografi- assunte a inizio luglio e che ora,
dopo appena tre mesi, dovrebbero fare le valigie e tornare a casa.
Messora,
intercettato dall'Adnkronos, si trincera dietro un "no comment".
Il
gruppo comunicazione, stando alle regole dei 5 Stelle, è affidato ai vertici
del Movimento, dunque a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, e pagato
attraverso il fondo per i collaboratori. Gli europarlamentari M5S, inoltre,
avrebbero dovuto devolvere 1.000 euro al mese per il funzionamento del gruppo.
Ma qualcosa e' andato storto. Tra Messora e gli eletti non è mai corso buon
sangue. A qualcuno dei 17 europarlamentari, inoltre, la regola che prevede di
affidare la comunicazione a un gruppo di lavoro scelto dalla Casaleggio
associati non è mai andata giù.
Da
qui, il braccio di ferro sui mille euro, finito in uno scontro aperto alla
Casaleggio associati tra l'eurodeputato Ignazio Corrao e lo stesso Messora,
consumatosi davanti agli occhi del cofondatore del Movimento. Casaleggio, dopo
varie telefonate e tentativi di mediazione, alla fine opta per la linea dura:
nei giorni scorsi ha deciso di azzerare lo staff. Una scelta, di cui è al
corrente anche Beppe Grillo, che non avrebbe precedenti nel Parlamento europeo,
destinata dunque a fare molto rumore. Un eletto, intercettato dall'Adnkronos,
assicura che i 15 non andranno tutti a casa: "Valuteremo i curricula e
terremo i migliori - dice - ma bisogna tagliare i costi e allontanare le
persone che non hanno lavorato bene. E prima di fare ciò, occorre sciogliere
l'intero gruppo".
mader
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