Beppe
Grillo è disposto a una 'tregua' con
la minoranza del Pd pur di "mandare a casa" il governo Renzi.
"Renzi
sta riuscendo dove non sono riusciti Monti e Berlusconi, sta trattando la Cgil
come uno straccio per la polvere: compagni del Pd cosa aspettate ad occupare le
sedi e far sentire la vostra voce?". E' quanto sottolinea un post sul blog di Grillo:
la battaglia per l'art. 18 è "l'occasione per mandare a casa Renzi".
"Lo
scontro che si sta profilando" sul Jobs Act, si legge nel post firmato
dall'ideologo del M5S, Aldo Giannulli, "impone che abbiamo tutti molta
generosità, mettendo da parte recriminazioni pur giuste, per realizzare la
massima efficacia dell'azione da cui non ci attendiamo solo il ritiro di questa
infame "riforma", quanto l'occasione per mandare definitivamente a
casa Renzi: con l'azione parlamentare e con l'azione di piazza, con gli
scioperi, spingendo la minoranza Pd a trarre le dovute conseguenze di quanto
accade".
Anche perché, si spiega nel post intitolato 'La battaglia per
l'art.18', ora "quello che conta di più è il senso politico generale dell'operazione"
del governo, "avviare una nuova offensiva di ampia portata contro il
lavoro e le sue garanzie. Dopo verrà l'attacco all'illicenziabilità della Pa,
l'ulteriore taglio dei salari, l'ulteriore dequalificazione della forza lavoro
e la definitiva espulsione del sindacato alle aziende. Tappe che vedremo
succedersi rapidamente, una volta ottenuta la legittimazione di una vittoria
sulla questione dell'art. 18: quello che conta qui, più che la questione in sé,
è la sua valenza simbolica".
mader
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