La trasparenza, la lotta agli
sprechi sono le battaglie principali del Movimento di Beppe Grillo. Ci sono
però alcune zone grigie. Il cittadino che volesse controllare la gestione dei
fondi del M5S incontrerebbe delle difficoltà, in alcuni specifici casi.
In
particolare, a essere poco chiaro è l’utilizzo dei contributi parlamentari
legati alla comunicazione, le spese effettuate per lo Tsunami Tour e uno strano
banner sulla homepage di beppegrillo.it.
A livello locale, invece, c’è il caso
degli stipendi dei consiglieri regionali del Piemonte e dell’ Emilia-Romagna.
Beppe Grillo ha più volte affermato
che per lo Tsunami Tour non era stato speso nemmeno un euro di denaro pubblico
e per questo motivo, il comico aveva lanciato sul suo blog una raccolta di
donazioni volontarie. Hanno raccolto quasi 600mila euro. Ma alla voce “ spese
sostenute”, non c’è niente.
Nel Codice di comportamento degli
eletti del MoVimento 5 Stelle in Parlamento c’è un paragrafo intitolato
Trasparenza: Beppe Grillo chiede ai neo deputati e senatori del M5S di
pubblicare le “ spese mensili per l’attività parlamentare (viaggi, vitto,
alloggi, ecc) sul sito del M5S”. Qualche riga più sotto, si parla anche di “
contributi da destinarsi agli scopi istituzionali riferiti all’attività
parlamentare, nonché alle funzioni di studio, editoria e comunicazione ad essa
ricollegabili”. A questo scopo, verranno istituiti due “ gruppi di
comunicazione”, uno per ramo del Parlamento, che saranno scelti dal comico
genovese e che dovranno sempre interfacciarsi con il sito nazionale del M5S e
con il blog di Grillo. Tutti i fondi andranno destinati a questa struttura “
definita da Beppe Grillo in termini di organizzazione, strumenti e di scelta
dei membri”.
Non è chiaro però in che modo queste
spese dei gruppi di comunicazione verranno pubblicate. Alcuni membri del M5S
hanno rivelato di non saperne nulla. Su questo punto, però, lo scorso novembre,
Valentino Tavolazzi, consigliere comunale ferrarese espulso dai 5 Stelle, aveva
sollevato forti critiche: “L’impegno predisposto dai legali di Casaleggio
prevede che sia Grillo a decidere regole e composizione di un fantomatico
comitato che dovrà sovraintendere all’uso di quei fondi e decidere a quale
struttura di comunicazione destinarli. I candidati devono firmare ora, per
tutta la legislatura, che delegheranno in toto la destinazione del tesoretto
pubblico”. Anche la gestione degli stipendi dei
consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle potrebbe essere più trasparente.
Secondo un'analisi svolta, lo scorso anno, dalla Casa della Legalità sui fondi del Movimento 5 Stelle emerge poca trasparenza.
«Appare evidente che vi sia una
gestione finanziaria da parte del “MOVIMENTO 5 STELLE” assolutamente non
conforme alle norme relative alle Associazioni (ivi comprese quelle “non
riconosciute”) sia rispetto a quanto previsto, più nello specifico, per i
Partiti politici (che, in Italia, sono “associazioni non riconosciute”). Non
vengono rispettate, oltre alle stesse disposizioni interne (derivanti dallo
STATUTO e dal REGOLAMENTO INTERNO, il c.d. “NON-STATUTO), le procedure per
contabilizzare correttamente le Entrate e le Uscite, rendendo impossibile ogni
sorta di tracciabilità dei fondi derivanti, principalmente da “donazioni” al
“MOVIMENTO 5 STELLE”.A parte le Entrate derivanti dalle donazioni raccolte
direttamente dal BLOG tutte le altre Entrate, derivanti da donazioni in
contanti o sui conti online, bancari o postali intestati a privati cittadini
e/o ad associazioni diverse dal “MOVIMENTO 5 STELLE, rappresentano una sorta di
“fondo nero” nella disponibilità del “MOVIMENTO 5 STELLE”. Conseguentemente non
vi è nemmeno tracciabilità delle Uscite, considerando che le spese sostenute
con quanto raccolto e depositato su conti correnti, conti online e carte
personali (o di altre Associazioni esterne e non costituenti articolazione del
“M5S”), vedono fatturazioni a soggetti diversi dal “MOVIMENTO 5 STELLE”.»
(documento completo)
(documento completo)
mader
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