Umberto Bossi denuncia Matteo Salvini. Proprio così, il
Senatur che ha fondato la Lega Nord ha deciso di portare in tribunale l'attuale
segretario del Carroccio. È quanto riporta il quotidiano la
Repubblica.
Il motivo della lite è pecuniario: Salvini avrebbe infatti negato a Bossi un vitalizio annuo di 900mila euro, ridotto a 400mila, poi a 200 e infine negato da Salvini venendo meno ai patti messi nero su bianco in una scrittura privata. Nella ricostruzione di Repubblica, Bossi aveva ottenuto un sequestro cautelativo di 6 milioni di euro sui conti leghisti per assicurarsi il vitalizio e pagare la parcella del proprio avvocato, Matteo Brigandì.
Il motivo della lite è pecuniario: Salvini avrebbe infatti negato a Bossi un vitalizio annuo di 900mila euro, ridotto a 400mila, poi a 200 e infine negato da Salvini venendo meno ai patti messi nero su bianco in una scrittura privata. Nella ricostruzione di Repubblica, Bossi aveva ottenuto un sequestro cautelativo di 6 milioni di euro sui conti leghisti per assicurarsi il vitalizio e pagare la parcella del proprio avvocato, Matteo Brigandì.
Approda in Tribunale la querelle tra le due anime della Lega: quella di
Umberto Bossi e quella del nuovo corso di Matteo Salvini.
Oggetto del
contendere il vitalizio di 900 mila euro al 'Senatur' percepito dalla Lega che,
secondo il quotidiano 'La Repubblica', dopo varie trattative sarebbe stato
ridotto a 400 mila euro, poi a 200 e infine negato da Salvini a Bossi il quale
ha citato davanti al Tribunale di Milano il suo partito. Nella ricostruzione di
Repubblica, Bossi aveva ottenuto un sequestro cautelativo di 6 milioni di euro
sui conti leghisti per assicurarsi il vitalizio e pagare la parcella del
proprio avvocato, Matteo Brigandì.
Grazie alla mediazione del tesoriere del partito, Stefano Stefani, si era
giunti una scrittura privata con la quale Bossi svincolava i sei milioni e si
assicurava un vitalizio di 400 mila euro, poi ridotti a 200 per le difficoltà
di cassa del Carroccio. L'accordo prevedeva anche la rinuncia da parte della
Lega di costituirsi parte civile nel procedimento penale contro il Senatur e i
suoi due figli per i presunti fondi sottratti alla Lega. La goccia che avrebbe
fatto traboccare il vaso sarebbe appunto stata l'annuncio della decisione del
Carroccio di volersi costituire parte civile nel procedimento, la cui prima
udienza è prevista il 10 ottobre. Da qui l'atto di citazione, di cui il
quotidiano pubblica la fotografia della prima pagina, mentre, sul piano penale,
Bossi si sarebbe riservato di denunciare Salvini per truffa.
Nonostante la citazione pubblicata da Repubblica e la fotografia dell’atto, sul proprio profilo su Facebook Matteo Salvini ha però smentito la faida interna, annunciando querele:
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