Il
Movimento 5 Stelle perde colpi, anzi persone: dopo la recente espulsione dei parlamentari Massimo Artini e Paola Pinna,
ad abbandonare (questa volta volontariamente) l’organizzazione politica di
Beppe Grillo è un gruppo di consiglieri comunali della
provincia di Firenze e Arezzo. Capofila è Saverio Galardi,
consigliere comunale di Firenze al quale seguono Tommaso Cuoretti (per il
comune di Londa), Matteo Gozzi (comune di Borgo San Lorenzo), Mirko Margheri
(comune di Rufina), Antonio Ortolani (comune di Reggello), Marco Parolai
(comune di Loro Ciuffenna) e Francesco Tapinassi (Rufina). Il motivo è uguale
per tutti: il disaccordo sulla gestione delle dinamiche del
Movimento 5 Stelle, ritenuta “autoritaria e in palese contrasto
con il principio dell’uno vale uno e della democrazia dal basso”.
“Noi
abbiamo deciso di non aderire più al Movimento 5
Stelle – Beppe Grillo.it perché è diventato chiaro che i
principi fondanti alla base della nostra scelta di attivarsi nel movimento
siano venuti meno” hanno scritto i consiglieri comunali in un comunicato stampa
congiunto. “La nostra decisione parte da una riflessione e da una sensazione di
disagio che da tempo stava maturando per le tante domande che non hanno mai
ricevuto risposta, la prima delle quali è il perché un movimento che fa della
trasparenza il suo cavallo di battaglia non ha mai divulgato la composizione
del suo staff, chiarito quale sia il suo ruolo nel Movimento e spiegato perché
sia praticamente impossibile interfacciarsi nonostante le numerose comunicazioni
inviate dagli attivisti e dai portavoce”.
“Questo
atteggiamento non ha fatto altro che renderci
consapevoli di dover essere autonomi e in questa totale autonomia abbiamo preso
le nostre decisioni. Tutte le nostre speranze di poter agire
per modificare lo stato delle cose sono andate perse con l’incontro avvenuto a
Bibbona giovedì 27 novembre quando il capo politico del Movimento ha negato
qualsiasi forma di dialogo sui temi e problemi riportategli dalla delegazione
dei parlamentari. Alle preoccupazioni per la deriva presa dal movimento, è
stato risposto che, nonostante i problemi degli ultimi tempi, i click sulle
pagine di sua proprietà si attestavano su numeri consistenti e costanti. Questo
dimostra che la sua visione politica della salute del movimento si basa esclusivamente
sul numero dei contatti, indipendentemente dai contenuti politici”.
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