giovedì 25 dicembre 2014

CASALEGGIO CONTRO L’USCITA DALL’EURO



In un video, passato abbastanza inosservato del maggio 2013 risulta di fondamentale importanza per capire l’ipocrisia del Movimento a 5 stelle sull’euro: cavalcare a parole i sentimenti popolari contro la moneta unica, ma nei fatti essere contrari all’uscita dall’eurozona. E non è l’opinione di un deputato grillino qualsiasi ma quella del guru, della mente del Movimento: Gianroberto Casaleggio.

Casaleggio spiega a chiare lettere il senso della sua contrarietà all’uscita dalla moneta: “se usciamo dall’euro dopo un po’ la lira vale zero, ammesso che torniamo alla lira”, per Casaleggio infatti la priorità non è la svalutazione competitiva perché “prima bisogna risolvere il problema della corruzione, dell’efficienza, della burocrazia”.


Infatti, continua Casaleggio “vi ricordo alla fine degli anni ’80-’90 che non riuscivamo ad andare neanche all’estero, la lira non valeva niente, le vacanze all’estero erano una cosa impossibile, bisogna far sì che il sistema paese diventi competitivo, poi eventualmente si può pensare alla svalutazione competitiva”.
Il discorso in sé non è altro che una fotocopia del pensiero del Partito Democratico: bisogna risolvere i problemi (che nessuno nega esistano) in casa nostra, l’Euro non c’entra.


Euroscetticiscmo vero vorrebbe che per riformare il sistema paese sia necessario PRIMA uscire dall’euro in modo da poter creare le condizioni di crescita economica affinché POI si possa riformare il paese. Non si può ridurre la macchina statale se non c’è un mercato che cresce e permette di contenere gli esuberi, non si possono tagliare spese anche inutili se non c’è crescita, non si possono ridurre tasse se non c’è un aumento della produzione industriale.


Questa pietra tombale alle pretese euroscettiche dei grillini non è invece stata pubblicizzata perché il Movimento 5 Stelle intende raccogliere il consenso anti-Euro, ormai maggioritario nel paese, pur volendo rimanere nell’Euro. E a tutti sta bene così.

mader

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