Dopo aver salvato l’eurogruppo di Grillo e Farage, il polacco Robert Iwaszkiewicz, del
partito di estrema destra Knp, intervistato
ai microfoni de Il Fatto Quotidiano non smentisce le dichiarazioni imputategli sulla violenza alle
donne e il fatto che il suo partito è favorevole alla reintroduzione della pena di morte.
“Il
mio è un partito liberista economicamente, ma conservatore socialmente”. “E ognuno
conserva le proprie idee personali”. Con il Movimento 5 Stelle dice: “Lavoreremo
contro l’Unione europea e contro le ingerenze di
Bruxelles nelle politiche nazionali”.
Lo scorso 31 maggio intervistato dalla Gazeta Wroclawska affermò che “picchiare la moglie in
certi casi la aiuterebbe a tornare con i piedi per terra”. E che “non è giusto
che lo stato dica come dobbiamo educare i figli, se gli dò un ceffone rischio
di andare in galera, invece rafforzerebbe il loro carattere e permetterebbe
loro di affrontare meglio le situazioni di crisi”.
Inoltre nell’intervista il polacco difendeva il leader del partito,
Janusz Korwin-Mikke, negando che fosse un negazionista dell’Olocausto: “Ha
semplicemente detto che non ci sono prove che Hitler ne fosse a conoscenza e se fosse
rimasto vivo sarebbe stato difficile provare che lo fosse”.
E pensare
che perfino Marine Le Pen si era rifiutata di negoziare con il
partito di Iwaszkiewicz.
mader
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