L'Ufficio di
presidenza di Libera:
In merito all'intervista rilasciata dal senatore Mario
Giarrusso pubblicata sul Fatto Quotidiano venerdì 29 agosto, riteniamo che i
giudizi espressi nei confronti di Libera e di don Luigi Ciotti siano privi di
fondamento, offensivi, dettati da ragioni di polemica politica nei confronti
del Pd e del governo Renzi legittime ma che non ci riguardano minimamente.
Libera, come può essere facilmente verificato leggendo
i nostri comunicati e le nostre proposte sulla riforma del 416 ter, non ha
mai fatto sconti a nessuno, non ha mai accompagnato nessun partito e non è
rappresentata da alcun esponente politico. In merito al testo approvato, Libera
si è sempre espressa in modo equilibrato e senza mai usare toni trionfalistici,
ribadendo in tutte le sue note ufficiali che l'approvazione della modifica del 416ter
conteneva una buona notizia e almeno un errore da correggere.
La buona notizia era l'inserimento, dopo un iter
tormentato e con votazioni difformi tra i due rami del Parlamento e tra i
gruppi parlamentari degli stessi partiti, delle due parole "altra utilità",
come da noi sempre richiesto, che colpiscono al cuore il voto di scambio
politico mafioso, limitato all'erogazione di denaro. È unico dato
positivo, sottolineato anche nella recente sentenza della Sesta sezione della
Corte di Cassazione.
L'errore, su cui Libera ha espresso fin da subito le
sue forti perplessità ben prima del voto finale, era quello della riduzione
delle pene, che vanno inserite, invece, in un più generale inasprimento di
tutti i reati di mafia, a partire dal 416 bis. Richiesta che ribadiamo anche
oggi. Non ricordiamo altre sottolineature critiche fatte allora, in nessuna
sede, che avremmo seguito con la massima attenzione. Né altri errori denunciati
allora e da correggere.
Oggi, alla luce dell'interpretazione della norma,
contenuta nella citata sentenza di Cassazione, non l'unica peraltro in materia,
sarà compito di governo e Parlamento monitorare l'applicazione della nuova
versione del 416 ter e introdurre i correttivi del caso.
Ciò detto,fosse stato per Libera, lo ribadiamo, nel vecchio
testo del 416 ter sarebbero state inserite solo due parole; "altre
utilità", senza rischi interpretativi, come hanno chiesto insieme a noi le
centinaia di migliaia di cittadini che hanno aderito alla campagna
"Riparte il futuro". Il testo finale è il frutto di un lungo e
contraddittorio iter parlamentare che abbiamo seguito e commentato, come
sempre, nella nostra più totale autonomia.
L'approvazione del nuovo 416 ter e le sue eventuali
modifiche rappresentano, comunque, solo un primo passo verso un doveroso atto
politico di trasparenza e bonifica delle istituzioni democratiche. Reati
diffusi al punto da diventare costume, come il voto di scambio, richiedono non
solo leggi all'altezza ma l'impegno di tutti per cambiare scelte e
comportamenti quotidiani.
È necessario, insomma, fare un ulteriore scatto e
arrivare prima possibile a una più generale legge sulla corruzione, come
richiesto anche dal Movimento 5 Stelle, dotata di quelle misure (confisca dei
beni ai corrotti; pene adeguate per "reati civetta" come il falso in
bilancio, l'autoriciclaggio, l'evasione fiscale; revisione dei meccanismi
previsti per la prescrizione) indispensabili per contrastare davvero mafosi e
politici collusi.
mader Libera
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