Oggi Matteo
Salvini e la Lega Nord sono in prima fila a sciacallare sulla strage di Charlie
Hebdo: “L’Islam
è pericoloso: nel nome dell’Islam ci sono milioni di persone in giro per il
mondo e anche sui pianerottoli di casa nostra pronti a sgozzare e a uccidere.”
E il
governatore leghista della Lombardia Roberto Maroni ha persino chiesto di
chiudere Schenghen (lui ha scritto Shenghen) per fermare l’orda terroristica.
Una bella
figuraccia, visto che i due sospettati dell’attentato sono nati a Parigi.
Ma oggi che
la Lega sta lì a sentenziare, in pochi ricordano chi ebbe il coraggio di
giustificare un atto di terrorismo come quello di Breivik a Oslo: sì, proprio
lui, l’onorevole Mario Borghezio. Durante la trasmissione
La Zanzara di Radio24, nel luglio del 2011, a proposito dell’assassino terrorista norvegese: "E' una vicenda
esemplare che fa capire che le strade del buonismo portano all'inferno, quello
vero", afferma il leghista. Secondo Borghezio, questa tragedia "se
l'è cercata una parte dei norvegesi, come i socialisti", verso i quali il
magnanimo europarlamentare ammette di dover esprimere "un minimo di
umanità". E continua: "L'ideologia della società aperta crea mostri.
Il killer Breivik è il risultato di questa società aperta, multirazziale, direi
orwelliana. Questo tipo di società è criminogeno. Certe situazioni di disagio e
di insofferenza è inevitabile che sfocino in tragedia. Quando una popolazione
si sente invasa, poi nascono dei fenomeni di reazione, anche se gli eccessi
sono da condannare. Quando si diceva prima che la Norvegia e la Svezia accoglievano
decine di migliaia di tunisini, bisognava tener conto dell'impatto che un
afflusso di questo genere poteva generare. La società aperta e multirazziale
non è quel paradiso terrestre che ci voglion far credere coloro che comandano
l'informazione. La società aperta e multirazziale fa schifo".
Borghezio, inoltre, ribadisce le dichiarazioni già ribattute nel pomeriggio
dall'agenzia di stampa AgenParl: ""Il "no" alla società
multirazziale, la critica dura alla viltà di un'Europa che pare rassegnata
all'invasione islamica e financo la necessità di una risposta identitaria e
cristiana di tipo templare al dilagare delle ideologie mondialiste, sono ormai
patrimonio comune degli europei, fra cui il sottoscritto". Ricordiamo che
Brevik aveva messo all'indice tutti i partiti italiani nel suo
"Manifesto", tranne la Lega.
Dopo la
fregnaccia di Borghezio, Calderoli dovette scusarsi con la Norvegia (e prima
ancora cercare sull’Atlante dove fosse).
mader
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