"Insieme al M5S è la Chiesa rivoluzionaria di
Francesco a schierarsi contro le parole di Napolitano".
"Una
Chiesa che non ghettizza e disprezza la cosiddetta antipolitica e dunque
diversa dalla Chiesa istituzionale che solidarizza con la partitocrazia da cui
riceve aiuti (es: finanziamenti alla scuola privata, mancato intervento su
discussione parlamentare su eutanasia…)".
Morra
cita Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso Bojano e presidente
della Commissione Cei per gli affari sociali e il lavoro, che intervenendo
sulla corruzione a Roma si scagliò non contro i rapporti fra politica e mafia,
ma contro quella che lui chiama l’antipolitica definendola una “patologia
eversiva”, e continua: “L’arcivescovo tocca poi altri due temi cari al M5S:
trasparenza e partecipazione dei cittadini alla politica”.
“Papa
Francesco è un “pentastellato” -scherziamo (ma non troppo)- perché dice cose
come: “le forme di corruzione che bisogna perseguire con maggiore severità sono
quelle che causano gravi danni sociali come le frodi contro la pubblica
amministrazione o l’esercizio sleale dell’amministrazione o qualsiasi sorta di
ostacolo alla giustizia“.
mader
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