La
maggioranza grillina al Comune di Livorno ha approvato un bilancio di previsione per il 2015 piena di
tasse, aumentano l’Irpef, l'Imu fino alla Tasi.
“E’ un
bilancio di guerra per gli effetti congiunti dei tagli dei conferimenti da
parte dello Stato, superiori ai 20 milioni ed all’indebitamento delle aziende
municipalizzate e partecipate”, ha detto il sindaco, Filippo Nogarin, durante
la conferenza stampa di fine anno, commentando la scelta della giunta
Cinquestelle di aumentare le tasse.
Con la
manovra approvata dalla maggioranza grillina senza le opposizioni, uscite
dall’aula al momento del voto, a Livorno l’Imu ordinaria passa infatti dal 9,6
al 10,6, l’addizionale Irpef è stata rimodulata mentre la Tasi dal 2,5 è
passata al 3,5. Aumento quest’ultimo che resterà tuttavia inefficace per
effetto del tetto stabilito ieri dal governo. Servirà dunque una ulteriore
manovra per recuperare i 6,7 milioni di euro di gettito che valeva l’aumento
Tasi previsto.
“Ci siamo
trovati ad operare una ‘non scelta’ – ha proseguito il sindaco – o si tagliava
il bilancio per 20 milioni, e questo avrebbe comportato l’impossibilità di
poter continuare a sostenere l’istituto Mascagni e la Fondazione Goldoni, oltre
ovviamente a ben più incisivi tagli nel welfare nonché l’impossibilità di
supportare le tensioni finanziarie che Aamps (azienda municipalizzata per i
servizi) si trova a gestire in quanto ereditate dalle passate disastrose
gestioni”.
“Siamo consapevoli
che l’aumento delle tasse sia impopolare per tutti – ha aggiunto Nogarin – ma
riteniamo che questa sia una fase verso cui ci siamo trovati costretti e che
nell’arco del mandato costituisca il presupposto per approdare dal 2016 ad un
effettiva diminuzione della pressione fiscale in città”.
mader
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